La Multiutility romana ACEA (51% Comune di Roma) lancia la sfida del compostaggio diffuso sposando a pieno l’idea portante della nostra associazione: compost a km zero.
Sarà infatti realizzato, con il contributo di Enea e dell’Università della Tuscia, un innovativo tipo di mini-impianto, chiamato “SmartComp”, dotato di una tecnologia all’avanguardia che consentirà di trattare i rifiuti organici a chilometro zero. Il progetto, un esempio di applicazione concreta dell’economia circolare, è stato annunciato l’8 ottobre 2019 dall’amministratore delegato di Acea, Stefano Donnarumma, nel corso della giornata promossa dall’azienda per discutere di green economy, ambiente e innovazione. Il progetto è rivolto alle grandi utenze (centri commerciali, mense, aeroporti, stazioni) che hanno necessità di gestire grandi quantità di rifiuti organici. Grazie agli SmartComp, forniti da Acea, sarà possibile trasformare direttamente in loco i rifiuti umidi in compost “tramite un processo aerobico che in circa 90 giorni produce fertilizzante pronto per l’utilizzo”.
“Questo progetto – ha sottolineato Donnarumma – si inquadra nelle linee guida del Piano Indutriale 2019-2022 del gruppo, che prevede investimenti in sostenibilità per 1,7 miliardi, con l’obiettivo di installare 250 SmartComp entro il 2022. Si potrà così realizzare in maniera diffusa un sistema dalla capacità di 25 mila tonnellate l’anno, pari a quella di un impianto localizzato che gestisce rifiuti organici prodotti da una città di 250 mila abitanti. Il progetto attua in maniera completa i principi della circular economy, in linea con quanto previsto dalla Commissione europea, che ha imposto ai Paesi dell’eurozona obiettivi sfidanti sul recupero di materia”.
Il progetto del “compostaggio diffuso” è una delle applicazioni concrete del protocollo d’intesa siglato lo scorso luglio tra Acea ed Enea, finalizzato ad avviare una collaborazione per lo sviluppo di progetti nell’ambito dell’economia circolare, con particolare riguardo alla gestione sostenibile del ciclo dei rifiuti e delle acque. Il progetto SmartComp “garantisce una minore produzione di rifiuti e un risparmio sui costi di gestione, nonché un positivo impatto sull’ambiente, grazie alla riduzione delle emissioni di gas serra dovuta all’eliminazione del trasporto dei rifiuti su gomma.
Ci domandiamo ora come reagiranno, a fronte di questo cambio di paradigma, base della nostra Associazione, le altre MuliUtility italiane, le grandi aziende che gestiscono rifiuti, gli ATO e quanti, fno ad ora, non hanno saputo porre il compostaggio a piccola scala tra le offerte e le tecnologie disponibili.