Compostaggio e agricoltura

Note circa le opportunità offerte dal compostaggio al settore agricolo

Contributo di Domenico Paglia

Premessa

L’attuale sistema di gestione, vede ormai da anni, i comuni italiani sopportare un costante aumento di costi per la gestione della frazione organica.

Aumenti che ricadono direttamente sui cittadini, visto che i comuni hanno l’obbligo di coprire al 100% i costi di gestione dei rifiuti con la TA.RI.

Questo a causa:

a) della scarsa presenza di impianti e/o sistemi di compostaggio di prossimità, adeguati a soddisfare il trattamento delle quantità di frazione organica prodotte sui vari territori da singoli comuni o da singole associazioni tra questi.

b) delle scelte dettate dalla politica, nonostante il forte osteggiamento dei territori, di creare li dove possibile grandi impianti di bacino con capacità di trattamento di decine di migliaia di tonnellate/anno a gestione privata.

Costi

Oggi i costi di gestione della frazione organica (dati rilevati da una indagine diretta su Comuni campioni nelle diverse aree territoriali) possono essere riassunti come segue:

  • costo di raccolta domiciliare: •€uro/ton. 250,00 – 300,00
  • costo di trasporto a impianto: €uro/ton 20,00 – 80,00
  • costo di accesso ad impianto:
  • nord €uro/ton 90,00 – 110,00
  • centro €uro/ton 110,00 – 170,00
  • sud €uro/ton 140,00 – 250,00
  • isole €uro/ton 250,00 – 350,00

l’idea progettuale

Una soluzione logica a questo problema: attivare una filiera corta su un territorio secondo il concetto della prossimità in grado di chiudere la filiera sul proprio territorio. mettere al centro del sistema le aziende agricole del territorio, facendole diventare sentinelle di un corretto processo di gestione. chi meglio dell’agricoltura può garantire un corretto processo di compostaggio per ottenere un compost di qualità da reimpiegare sui propri terreni? abbattere notevolmente l’impatto ambientale e sociale

Dalla terra alla terra

  • il nuovo sistema di gestione, prende spunto da quanto di più normale ci sia in natura.
  • il naturale processo di decomposizione aerobica delle frazioni organiche, unite ad una innovazione tecnologica che ne permette il controllo e la sua accelerazione garantendone l’aspetto igienico sanitario.
  • tutto questo al fine di ottenere un ammendante, il compost, di alta qualità ed assolutamente biologico, senza nessuna aggiunta di sostanze chimiche da poter riutilizzare per una agricoltura sempre più biologica.

il valore della prossimità

  • il valore assoluto dei piccoli e medi impianti aerobici è costituito dalla prossimità, visto che questa tipologia di gestione può essere realizzata a brevissima distanza dal luogo di produzione della frazione organica.
  • le aziende agricole del territorio potranno così mettersi al servizio dei comuni che insistono nella loro prossimità e garantire una corretta gestione del processo di compostaggio e del corretto impiego del compost ottenuto, garantendo la chiusura del ciclo a kilometro zero.

Il valore sociale

  • arrivare ad avere una gestione condivisa sul territorio tra cittadini, amministrazioni ed agricoltura, potrà avere un importante valore sociale.
  • questo innovativo sistema condiviso, permetterà ai cittadini di avere chiarezza e sicurezza su una gestione oggi poco chiara e molte volte calata dall’alto con progetti impiantistici impattanti, e molto spesso rigettata dai territori.
  • maturare una migliore coscienza nella gestione dei propri rifiuti organici e quindi migliorarne la selezione.
  • maturare una migliore coscienza alimentare portando a scegliere e valorizzare prodotti locali, ottenuti da un’agricoltura biologica fertilizzata esclusivamente con ammendanti biologici, ottenuti dai propri scarti organici, che tornano a nuova vita come compost, questo fa sì che migliore è la qualità dello scarto organico conferito e migliore sarà la qualità del compost ottenuto, eliminando completamente gli ammendanti chimici.

Il valore ambientale

  • avere una gestione naturale e di prossimità della frazione organica, potrebbe rappresentare per i territori e per i suoi cittadini un vero salto di qualità sotto l’aspetto ambientale.
  • una nota su tutte che può far capire di cosa parliamo è legata alla produzione di co2 legata alla filiera dell’organico, basti pensare che ogni 1000 kg. di scarti organici si producono in atmosfera il corrispettivo di 93 kg circa di o2.
  • una comunità di 10.000 abitanti che produce mediamente 1000 tonnellate/anno di scarti organici, immette nel suo ambiente, ogni anno il corrispettivo di 93.000 kg di co2.
  • con una gestione aerobica di prossimità la produzione di co2 nell’ambiente legata al ciclo di gestione può essere di fatto azzerata.
  • il compost oltre ad avere tutte le caratteristiche di un ottimo ammendante ripristina nei terreni la capacità di assorbimento dell’acqua evitando il dilavamento e le infiltrazioni al suo interno che sono una delle principali cause dei dissesti idrogeologici.

Il valore per l’agricoltura

  • riqualificazione e rigenerazione dei terreni grazie all’ impiego del compost ottenuto ed al suo apporto di nuove sostanze organiche che permette il ripristino delle migliori caratteristiche chimico fisiche dei terreni; • condivisione con i territori della scelta del biologico, finalizzata ad una filiera corta;
  • coinvolgimento sociale dei cittadini ed attivazione di una vera economia circolare;
  • reddito integrativo.

Il valore economico

  • a livello economico, scegliere di effettuare una gestione di prossimità, porta ai territori e per ricaduta ai propri cittadini, notevoli benefici economici:
  • abbattimento nei costi di trasporto, visto che la prossimità abbatte notevolmente questi costi;
  • azzeramento dei costi di trasporto e smaltimento oggi pagati agli impianti industriali;
  • rendere indipendente a lungo termine l’amministrazione dalle dinamiche di mercato e da eventuali emergenze, potendo avere una programmazione dei propri costi su base di accordi quadro a medio lungo termine (circa 20 anni);
  • creare un reddito integrativo alle aziende agricole che attivano questo circuito.